Buongiorno a tutti e Benvenuti a questo webinar adp prima di tutto mi mi presento, sono Simone Giuliano, sono responsabile dei partner di adp e vi do di nuovamente questo benvenuto al webinar questa serie di Webinar Adp e JAR forward che ha appunto come obiettivo quello di fornire degli aggiornamenti puntuali. Su quella che è la complessa normativa italiana, ma allo stesso tempo anche fornire alcuni spunti di condivisione, di riflessione di quelli che sono i principali trend delle risorse umane. Oggi parleremo di un argomento molto attuale che è quello della trasformazione digitale, che è oltre ad essere un tema di attualità, di attualità, è un tema molto, come dire, molto caldo a fronte del fatto che stiamo. Un po' tutti, affrontando quello che viene un po' chiamata la digital Transformation o la digital Revolution. Insieme a me ci sarà Alessandro Geri, che è fondatore di in taxi solution, che è un partner storico di ADP Italia e Angela Rosito, Business Consultar manager di ADP. Vedrete sicuramente me vedrete sicuramente Angela, non sono sicuro che vedrete anche Alessandro in viso, anche se lo sentirete perché avrà un ruolo chiave all'interno di questo webinar. Perché il bello della diretta? A causa di problemi di connessione nella zona in cui si trova Alessandro, oggi abbiamo preferito, come dire, oscurare la parte video in modo tale da essere sicuri di continuare a garantire una qualità almeno la parte audio. Prima di iniziare, come di consueto, condivido qualche numero, qualche numero su ADP. Noi ADP, appunto, una multinazionale americana, siamo 58.000 dipendenti in tutto il mondo, sempre a livello worldwide, e questo è un punto che ci caratterizza. Siamo in più di 140 paesi e questo ci rende un po' unici nella nostra offerta, nella nostra soluzione, nella capacità di recepire. Le diverse esigenze a livello mondiale, ma allo stesso tempo anche di poter garantire dei servizi a livello mondiale. Tra le varie statistiche e i vari numeri ne cito una in particolare che è il 75 e il 75%, diciamo delle aziende che sono nella top 500 di fortune sono nostri clienti. Questo è un come dire, una statistica che un po' ci inorgoglisce in modo. Che un po' rappresenta quello che è la fiducia che le grandi aziende, insomma le grandi aziende nel panorama mondiale hanno nei confronti di ADP. Continuando un po' con il il tema del 75, non potevo non mettere una slide dedicata al nostro anniversario. Quest'anno, infatti, ADP compie 75 anni. E anche questo è un come un'altro motivo di orgoglio da parte nostra, in quanto un po' ci vede pionieri rispetto a quello che è il tema del outsourcing, il tema del servizio, il tema del outsourcing e del payroll ci ha visto pionieri 75 anni fa e che ancora oggi dopo 75 anni, ci vede, ci vede appunto posizionati come leader mondiali su quest'area, quindi non potevamo non mettere un po' una o dedicare una slide. A questo, a questa, insomma a questo importante anniversario, spazio un po' il tema del prossimo webinar che sarà il 16 maggio, il l'argomento sarà da dieciare per bilancio di sostenibilità. E come di consueto, riceverete un po' il solito invito dalla nostra organizzazione marketing. Come di consueto il taglio sarà sempre lo stesso, affronteremo l'argomento da un punto di vista normativo legislativo e poi andremo un po' più nel dettaglio su quelle che sono un po' le caratteristiche e le soluzioni di alibi. Oggi, appunto, parleremo di digitalizzazione. Digitalizzazione può essere intesa come dire, può abbracciare diverse aree. Noi oggi daremo un taglio su quello che è appunto la digitalizzazione dei documenti e, come vi dicevo, un po' come strutturiamo. Questo webinar sarà caratterizzato in due componenti. La prima componente è quella tematica normativa legislativa sulla quale parlerà Alessandro e una parte secondaria e un po' relativa a quello che. Può essere una risposta a questa tematica? E lo vedremo poi con Angela, dove faremo appunto una dimostrazione di come noi come DP copriamo questa importante importante area. Prima di iniziare e prima di lasciare la parola ai colleghi, volevo un po' come dire, mettere un perimetro a quello che è 1, 1, un'area molto molto vasta. No, la digitalizzazione. Ma cosa si intende per digitalizzazione dei documenti? Molti pensano, vabbè, avere trasformare un documento da. Analogico e digitale e ho digitalizzato i miei documenti in realtà dietro il tema della della digitalizzazione noi lo lo perimetriamo in quattro macro aree importanti e trasversali, ma integrate tra di loro. Sicuramente abbiamo una tematica relativa a quello che è il DMS, il document Management System, ovvero come io all'interno della mia organizzazione Gestisco i documenti e questo non vuol dire solo documenti di un determinato settore di un determinata area, ma vuol dire come all'interno di questo documentale faccio confluire documenti. E possono provenire da differenti source, da differenti fonti. Banalmente un documento che io ho sul mio computer e lo condivido. Banalmente un documento che ho sul mio computer lo condivido e voglio condividerlo anche con qualche altro collega. Poi c'è un tema, diciamo quello legato all'organizzazione. Molti vedono o molto spesso viene visto il documentale come 1 1 cassetto dove io butto dentro. In realtà tutti i documenti che voglio, voglio diciamo digitalizzare o voglio comunque conservare. Dietro sicuramente c'è un aspetto organizzativo molto importante perché poi questi documenti è vero che io li posso digitalizzare, però il come questi documenti vengono esposti ai vari utenti gioca un ruolo fondamentale perché chiaramente può garantire ed offrire una semplicità di accesso. E la possibilità di ricercare velocemente questi documenti o banalmente un'organizzazione strutturata di quelle che sono le principali aree e di quelli che sono i documenti appartenenti alle principali aree all'interno dell'organizzazione, sicuramente ha un ruolo ha un ruolo fondamentale per poter, come dire, garantire un corretto utilizzo e una veloce fruizione di quelli che sono appunto la componentistica dei documenti aziendali. Poi il terzo punto, quello come gestire, semplificare i processi organizzativi e aggiungerei anche approvativi, perché all'interno diciamo della digitalizzazione. Chiaramente noi andiamo ad abbracciare un po' il flusso dei documenti, no, il flusso che i documenti seguono. E questo flusso chiaramente è differente in funzione di quelle che sono le differenti aree e il differente fine del documento stesso. Possono esserci dei documenti. Che possono seguire un workflow o dei flussi autorizzativi. Banalmente, all'interno della dell'organizzazione Ciad dove io creo un documento, lo condivido. Chiedo al mio collega di rivederlo, di approvarlo, di modificarlo e di creare delle versioni successive finché non si raggiunge un compromesso per una versione finale. Questo workflow spesso viene, come dire, applicato in modo manuale o attraverso cartelle condivise. Ma. Attraverso l'utilizzo di strumenti di ultima generazione è possibile automatizzare questo e avere dello stesso documento avere n versioni, in modo tale poi da raggiungere in modo semplice la versione finale. Quando si parla poi di workflow o di processi, non possiamo non parlare dei processi di firma. Banalmente ho un documento che devo far firmare ad un ad un dipendente. Generalmente succede che questo documento viene condiviso col manager che a sua volta lo condivide con il dipendente. Il dipendente lo stampa, lo firma, lo carica, lo rimanda al manager che a sua volta poi torna indietro nelle risorse umane. Quindi questo processo sicuramente automatizzato porta dei grandi vantaggi, specialmente in organizzazioni dove lo smart working è è un tema rilevante, ma anche organizzazioni dove sono anche dislocate tra di loro in varie sedi o di. I pendenti lavorano in differenti sedi, ma aggiungerei un'altro punto, quello legato ai processi, diciamo di firma. Ne ho raccontato uno che è molto semplice, no, perché parte da un documento, arriva il dipendente e torna indietro. Ma immaginiamoci quei documenti che devono essere, come dire, firmati da più soggetti e quindi devono seguire dei flussi un po' più articolati, ovvero dove lo stesso documento deve essere prima approvato e firmato da. EN firmatari per poi arrivare al dipendente che poi lo firma e torna indietro. Ecco, nella parte di digitalizzazione dei documenti noi vediamo questo aspetto. Un aspetto chiave è sicuramente di supporto, di semplificazione di quelli che sono i processi HR. L'ultimo tema forse, come dire, meno conosciuto o comunque. Meno, come dire, visibili all'interno delle organizzazioni è il tema di come questi documenti vengono conservati sia all'interno di un documentale, ma come vengono poi anche conservati affinché questi documenti come dire, possano continuare ad avere un valore legale nel tempo una volta che sono stati firmati digitalmente dalle dei dei differenti soggetti? Su questo ci sono differenti normative che partono da una, come dire normativa cardine europea e poi arrivano diverse normative locali italiane che si intersecano, che rafforzano un po' quello che è la normativa europea, ma su questo non come dire, non voglio anticipare nulla perché poi sarà l'argomento diciamo principale del del webinar di oggi e quindi Alessandro darà un po' tutti i dettagli relativi al tema della compliance. Che poi vedremo essere alquanto articolata, poco semplice all'interno del del contesto italiano. Prima di lasciare la parola ad Alessandro, un vi invito a rispondere ad un breve sondaggio per poter insomma anche, come dire, dare un taglio a questo webinar di profondità sul su. Come all'interno della vostra.se all'interno della vostra azienda è stato si è già intrapreso un processo di digitalizzazione dei documenti insomma. E poi ci piacerebbe capire anche più avanti che livello di profondità di profondità ha questo questo questo processo di digitalizzazione e vi invito a rispondere. Aspettiamo ancora qualche minuto e poi vedremo. Vedremo, qui la regia mi dice più di qualche minuto o qualche secondo e poi vedremo i risultati, perché sono in in tempo, sono in tempo reale, quindi le risposte sono sì, sì, ma solo in parte. Quindi magari si digitalizza una sola parte dei documenti e però non si completa l'intero processo di digitalizzazione. Si, ci stiamo ragionando. Ecco, no, ma è in programma e quindi sappiamo che. Un'altro tema è l'allocazione di risorse su questa importante area, che è sempre crescente nel corso degli anni. E poi il no non è un tema che riguarda un po' la nostra organizzazione, non ci stiamo ancora pensando. Direi che il processo diciamo di di. Di validazione un po' di questa Survey sta andando più del 60% dei partecipanti ha confermato. Devo dire che possiamo abbiamo un campione esaustivo per poter vedere i risultati, quindi solo il 13%, quasi 14, dichiara di aver implementato un processo di digitalizzazione. Il 47, quindi quasi la metà sì, ma solo in parte. Questo è un tema interessante, no? Perché poi se effettivamente vogliamo capire. Quanto siamo digitali? In realtà il processo deve essere completo, perché altrimenti vedremo poi successivamente che non saremo pienamente conferenze con la normativa. No, ma è in programma un'altro 25%, quindi un quarto del campione che ha risposto ci sta darvi degli spunti interessanti, un 13%, quasi 14 13.7 dichiara no, quindi vi ringrazio per questo sondaggio a questo punto. Lascio la parola ad Alessandro Geri e vi auguro un buon ascolto di questa della parte normativa. Grazie. Bene grazie Simone, Buongiorno a tutti, mi scuso anch'io per la parte del mancato video ma purtroppo la zona dell'Italia la quale mi sto collegando, che l'Appennino Tosco Emiliano è sotto una specie temporale oggi. E quindi la connettività fa un po' le bizze. Spero che riusciate almeno a sentirmi bene. Allora, prima di cominciare, come dire ad approfondire articolo per articolo, quasi la normativa di riferimento per quello che riguarda appunto i documenti che in Italia si chiamano documenti informatici, può essere utile fare qualche considerazione generale sul contesto, appunto. Allora una prima considerazione banale ma poi sostanziale dal punto di vista del dell'operatività è che a differenza di quale di quello che accade per i documenti analogici documenti cartacei, la normativa sul documento informatico copre in maniera puntuale e a volte anche un, come dire, un po' barocca in Italia, tutte le fasi dell'iter, gestione, documento, quindi la formazione, la copia o duplicazione. La gestione intesa normalmente come gestione operativa ma anche pubblicazione del documento, la firma che ovviamente essendo un documento informatico non potrà essere che una firma elettronica e infine la parte di conservazione. Allora nel codice civile sui documenti cartacei non c'è alcun riferimento, diciamo cogente, sul colore dei faldoni, la dimensione dei faldoni. Gli accessi all'archivio, cioè non c'è nessuna prescrizione sulle modalità con le quali i documenti cartacei debbano essere formati, gestiti e conservati. Invece, appunto per i documenti informatici c'è una normativa puntuale e per ottenere e poi mantenere nel tempo il valore legale del documento informatico bisogna che questa normativa sia rispettata lungo tutto l'iter. Altrimenti diciamo. Rischiamo OO quasi certamente otterremo un documento il cui valore probatorio è modesto o nullo. È particolarmente importante anche quando parliamo di documenti informatici, il GDPR non tanto, diciamo per il contenuto. Nel senso il GDPR chiaramente che oggi è una norma che si applica alla gestione dati personali, indipendentemente dal supporto. Nel quale i Stati personali sono ospitati. È chiaro però che una gestione di documenti informatici, quindi presumibilmente più automatica, più veloce, diciamo con in qualche modo con meno controlli puntuali, forse può scoprire il fianco a non conformità rispetto al GDPR, per cui è una situazione dal quale prestare particolare attenzione. Infine. Mi capita insomma spesso di di dover puntualizzare questo aspetto sul formato del documento informatico. Perché l'introduzione della fattura elettronica l'introduzione obbligatoria della fattura elettronica ha convinto alcuni che un documento informatico debba avere un formato specifico, per esempio XML. Perché appunto per la fattura elettronica è stato così. In realtà questo non è vero, cioè esclusi i casi come appunto la fattura elettronica nel per i quali c'è una specifica normativa che indica anche il formato del del documento informatico, normalmente il in altri casi questo formato può essere, diciamo un formato qualunque, qualunque, purché compatibile con la normativa sui documenti informatici. Quindi. Quella prevista insomma dalla dall'apposito allegato alle linee guida. Ma diciamo in linea di principio per generalizzare. Insomma un po' ma neanche un poi tanto il diciamo il normale file PDF, magari in formato PDFA meglio che viene normalmente prodotto dalle procedure gestionali, è un buon punto di partenza per fare, per costituire, per formare un documento informatico valido. Allora dal punto di vista normativo andiamo in ordine di rango decrescente e non in ordine di tempo di introduzione alla norma, perché in Italia abbiamo da un certo punto di vista, per fortuna da altri punti di vista, per sfortuna abbiamo una norma sui documenti informatici che risale alla fine degli anni 90, quindi sono diciamo più di vent'anni che in Italia si è consolidata prima una norma e poi una prassi. Sulla quale prassi, poi e sulla quale norma è entrato a gamba tesa il regolamento europeo eidas. Quello che stiamo vedendo qua, che però è stato è entrato in vigore dal luglio 2016, quindi una quindicina abbondante di anni dopo che l'Italia si stava già muovendo. Questo ha prodotto qualche scossone, diciamo nella normativa nazionale, come vedremo fra poco, comunque eidas. E essendo il regolamento europeo, è la norma in questo momento più alta, in grado, diciamo così, quella a cui tutti gli Stati che aderiscono all'Unione devono devono formarsi. È in corso diciamo di rilascio del nuovo Aidas Aidas due è già stato approvato dal dall'organo, insomma, e quindi si aspetta il secondo passaggio e poi entrerà in vigore. Presumibilmente fra un anno e mezzo, insomma. Grosso modo però c'è già un testo, diciamo nuovo di eidas che sostituirà il testo attuale. Per quello che riguarda gli aspetti di questo webinar, non ci saranno modifiche. Insomma, il testo della norma Eidas è pensato come tutte le norme, per essere tecnologie. Solamente neutro. Quindi non si parla in eidas di come si fanno le cose, ma si parla dei principi, come si fanno le cose se ne parla nelle regole tecniche. Nel caso specifico dell'Europa le regole tecniche sono le regole etsi, quindi quelle specifiche, insomma per la nostra Comunità. Documenti informatici che in elios vengono riferiti come documenti elettronici. Ma insomma questo è un discorso lessicale. Abbiamo questo insieme di regole tecniche, quindi 7541011112 e così via. Quindi le crisi generali di sicurezza, norme specifiche che riguardano firme e sigilli, norme specifiche, regole tecniche specifiche che riguardano marchi temporali, la conservazione a lungo termine, l'identificazione dei soggetti, eccetera. Non è ovviamente importante per chi poi si trova a usare un sistema di gestione del documento informatico. Conosce nel dettaglio queste norme. Ma insomma è bene sapere che ci sono, come dicevo nella prima slide delle norme puntuali che riguardano, ecco un po' tutto il ciclo di vita del documento informatico. La normativa nazionale, che è in ordine di rango, la seconda importante, insomma, è il CAD. Codice dell'amministrazione digitale che è l'evoluzione di un testo preciso l'evoluzione, insomma, possiamo considerarla l'evoluzione di un testo precedente che era il tuda che è rimasto in vigore ma è stato per buona parte degli articoli sostituito dal CAD. Ora il. Il termine l'acronimo codice dell'amministrazione digitale, l'acronimo CAD può indurre qualcuno è già capitato a ritenere che questo codice si applichi solo alla pubblica amministrazione. Ed in effetti diciamo. Questa convinzione trae spunto dal fatto che il tuda, il cui cronico è il testo unico della commissione amministrativa, è chiaro che si riferiva, diciamo aveva un punto di riferimento, la PA, il CAD no, è scritto proprio nell'articolo due finale d'ambito dell'applicazione del CAD, nel quale insomma si si specifica che il CAD si applica anche ai privati. In realtà quindi sono pochissimi. I soggetti che sfuggono al CAD, per esempio gli enti pubblici economici, per dire. Ma insomma sono veramente pochi quelli che possono sentirsi non non soggetti al CAD, quindi le aziende, insomma generalmente tutte devono rispettare il CAD anche. Il CAD anche la normativa italiana è strutturata in un in un codice appunto che dovrebbe essere neutro, anche se poi per il CAD così non è, perché insomma c'è stata un'evoluzione un po' in qualche modo molto pressante insomma, e quindi molto dinamica e quindi inevitabilmente in qualche modo caotica. Anche anche la normativa è strutturata in un codice, appunto in regole tecniche. Delle regole tecniche che sono attualmente in vigore in Italia sono le linee guida agid che diciamo. L'ultima versione è in vigore dal 1 gennaio 2022. Abbiamo linee guida per la sottoscrizione elettorale dei documenti e le precedenti linee del Presidente delle regole tecniche che avevano la forma di decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, quindi in particolare quello che è ancora in vigore. Nonostante siano passati ormai moltissimi anni dal 2013 sulle firme elettroniche, come vedete l'esempio plastico del del fatto che in Italia c'era questa normativa precedente a eidas? No cosa? Il PCME del 2013 Eidas senza la vigore del 2016, come si diceva. Per cui è chiaro che diciamo questo effetto gamba tesa dell'entrata in vigore di eidas sulla normativa nazionale era inevitabile, insomma. Altro esempio è questo del decreto ministeriale del ministeriale e Finanza il 17 giugno 2014, è 1 1 regola tecnica, diciamo abbastanza a volte in alcuni contesti poco considerata, ma è importante perché riguarda per l'appunto le modalità di assolvimento degli obblighi fiscali relativi ai documenti informatici. Quindi? Tutte le volte che un documento informatico è un documento fiscale e quindi nel caso nostro diciamo la vita aziendale sempre è necessario che la gestione venga fatta in maniera conforme anche a questo decreto di vita. Abbiamo poi altre linee guida per generazione, certificati, film, sigilli, eccetera, in in ordine diciamo di. L'importanza sempre decrescente. Abbiamo poi circolari, provvedimenti, la prassi sostanzialmente. E poi non ci dobbiamo scordare che dal punto di vista, diciamo generale, in Italia esistono normative specifiche per documenti specifici. Per esempio i Rull, i Rull sono regolamentati da un decreto ministeriale del 2008 che stabilisce. La possibilità di gestire il il in maniera informatica e quindi è una normativa diciamo in qualche modo primaria che affianca senza contraddirlo il CAD. Stiamo stringendo stringendolo un po' il il il contesto d'uso. Ecco la stessa cosa per i FIR, formulari dei rifiuti eccetera. Quindi è un quadro abbastanza. Articolato siamo no no complessissimo, ma sicuramente articolato e inoltre è un quadro che è in evoluzione, soprattutto a livello del. Un'evoluzione insomma, che può indurre in qualche in qualche, diciamo autogol normativo. Perché quando la norma in Italia primaria il CAD cambia così frequentemente, insomma, è difficile un po' per tutti, anche per il legislatore probabilmente apprezzare gli effetti del. Delle variazioni che vengono introdotte sul sul sull'operatività parliamo più specificamente della firma elettronica, ovviamente, ma partiamo con questa considerazione generale sulla firma in quanto firma, quindi una firma sia autografa che elettroni. Deve soddisfare le seguenti tre funzioni, quindi deve permettere di identificare il firmatario, deve permettere di chiarire che il firmatario è consapevole del documento che sta firmando e che acconsente al contenuto del documento e si assume le relative responsabilità. Infine, come in qualche modo somma del. Delle due funzioni precedenti c'è la funzione probatoria, c'è la possibilità l'idoneità della firma a costituire in quanto firma prova delle due situazioni precedenti. Allora sulle sulle firme autografe c'è una lunga storia, insomma una lunga giurisprudenza, periti calligrafi. Insomma si è consolidata nei decenni una. Una prassi che permette con una certa ripetitività, insomma e sicurezza di andare a individuare il firmatario. Quindi la corrispondenza con la firma firmatario, la varietà della firma eccetera. Sulle firme elettroniche siamo ancora un po' agli inizi, per cui, anche se dal punto di vista tecnico la firma elettronica è sicuramente più diciamo neutra, più asettica rispetto all'interpretazione di un di un uomo. Manca ancora una consapevolezza diffusa su quando si usano i film, su come si vedono le firme eccetera eccetera. In particolare la firma elettronica rispetto a chi motografa, permette in funzione del del mo della modalità con la quale è è realizzata. Modalità tecnica permette diciamo di attribuire queste caratteristiche che vediamo qua quindi? Una firma elettronica diciamo se ben fatta garantisce o diciamo se ben fatta OO se del tipo giusto per meglio dire, permette di stabilire automaticamente l'autenticità, quindi di avere certezza dell'identità del firmatario, permette di stabilire l'integrità del documento, cioè se la firma. Il controllo della firma permette di capire se il documento è stato modificato o no. La nuova ripudiabilità, nel caso di firme qualificate, c'è. L'inversione dell'ordine della prova, quindi è il firmatario che deve provare di non essere stato lui a firmare un documento in maniera con quella firma qualificata e inoltre è possibile anche, diciamo con tecniche particolari, insomma applicando nella maniera giusta gli strumenti che sono a disposizione, dare una validità temporale, quindi opponibile ai terzi una punibilità ai terzi sulla data di. Sull'esistenza di un certo documento a una certa data. Tutte queste informazioni, tutte queste situazioni sono desumibili, diciamo dal dal e sono inserite nell'atto stesso della firma, quindi non c'è bisogno di di una successiva indagine per capire se il documento era stato firmato in quel momento da proprio a quella persona e così via. Quindi. C'è una potenzialità, diciamo del della firma elettronica che va oltre la potenzialità della firma autografa rispetto a quelle tre funzioni che abbiamo visto prima, funzioni indicativa dichiarativa e promotore. La normativa a partire da eidas definisce 3 3 tipi di firma. Sostanzialmente non parliamo. Adesso oggi non parliamo di sigilli e parliamo solo di firme. Quindi per quello che è proprio definito nel regolamento e eidas capo uno disposizione generale articolo tre definisce una firma elettronica come dati in forma elettronica acclusi oppure connessi tramite associazione logica ad altri dati elettronici utilizzati. La firma tale per firmare questa è proprio la definizione che compare nel in eidas, quindi la firma elettronica è questo. Dopodiché c'è una firma elettronica, la normativa definisce la firma elettronica avanzata, che è una firma elettronica, come riportato qua, che soddisfa i requisiti di cui all'articolo 26. Parliamo sempre di eidas, ma ci entriamo più nel dettaglio fra pochissimo e una firma elettronica qualificata è una firma elettronica avanzata creata con da un dispositivo per la creazione della firma elettronica, quindi qualificata. Quindi possiamo. Pensare al ai vari tipi di firma come un diciamo esempi, come modalità successive di acquisire qualità e sicurezza, diciamo come come normalmente si dice, a partire dalla firma elettronica senza ulteriori definizioni alla firma elettronica avanzata, alla firma elettronica qualificata, quindi sono tre firme. E tre tipi, tre tipologie di firme, in ordine di, diciamo, forza in ordine di importanza dal punto di vista probatorio. In realtà la normativa italiana, appunto perché siamo in Italia, definirebbe definisce altri due tipi di firme, la cosiddetta firma Speed, che che è però una firma avanzata, insomma sostanzialmente, e la firma digitale. Che è un diciamo residuo della precedente nota normativa sulle firme e che tutt'oggi a tutt'oggi è sostanzialmente un sinonimo della firma qualificata. Quindi possiamo in Italia usare indifferentemente firma digitale o firma qualificata e, ed è la stessa cosa, la firma elettronica, quindi quella che in eidas torna un momento indietro, si chiama semplicemente firma elettronica. Nella prassi viene definita firma elettronica semplice, nel senso, poiché gli altri due tipi di firma si chiama firma elettronica avanzata prima elettronica qualificata. La firma elettronica senza ulteriore definizione viene definita firma semplice e quindi la firma semplice è esattamente quella che ehida si chiama firma elettronica. Non ci sono regole tecniche specifiche per realizzare una firma semplice. Non ci sono organizzazioni particolari, non ci sono procedure particolari da rispettare. Come esempio possiamo citare la posta elettronica. Un messaggio recapitato tramite posta elettronica è, diciamo implicitamente, firmato dal mittente del del messaggio. Quindi la posta elettronica è un buon esempio di firma semplice. Quello che a volte facciamo sui siti web, il point and click su interfaccia web, è una modalità, una modalità di firma semplice, così come l'accesso a procedure, per esempio mediante credenziali, login e pass. La firma semplice sostanzialmente, diciamo, la grande differenza fra questo tipo di firma e le altre due è che la firma semplice non si preoccupa proprio minimamente nella definizione di identificare il firmatario. Quindi. Io posso farmi un nickname Paperino e avere 1 1 posta elettronica a paperino@gmail.com, posso inviare e ricevere mail? Ma ma chi sia il tuo Paperino, cioè non chi nessuno lo sa. Nel senso, io potrei essere chiunque dietro questo nickname. Questo fa sì che la firma semplice abbia un valore indicativo praticamente nullo e quindi un valore probatorio molto molto modesto di suo. La firma elettronica avanzata ha invece un valore probatorio equivalente alla firma autografa, anche se solo in determinati contesti e con alcune definizioni d'uso, almeno in Italia. La definizione ho riportato quella di eidas quell'articolo 26 di cui parlavamo poco fa, la la quindi una firma elettronica, una firma avanzata è. Una firma elettronica che soddisfa questi requisiti è connesso unicamente al al firmatario, è idonea a identificare il firmatario, è creata mediante i dati per la creazione che il firmatario può, con le varie sicurezza, utilizzare sotto il proprio scudo di controllo ed è collegata ai dati sottoscritti in modo da consentire l'identificazione di ogni successiva modifica tali dati la normativa italiana, che è sostanzialmente il CAD e. La il DPCM sulle firme riprende sostanzialmente questa riprende è è precedente. Diciamo che Aida se in qualche modo ha recepito quello che già in Italia era presente, ma è più stringente nel senso che nel nel contesto italiano la fea è utilizzabile. Solo in determinati contesti. Per esempio, non si può utilizzare per firmare i documenti che che gestiscono, che veicolano informazioni di tipo immobiliare. Non posso comprare una casa firmando, per esempio, è limitata all'impiego fra due soggetti. Normalmente, quindi il soggetto che propone la firma e l'altro che firma è necessario avere un'assicurazione. Insomma, ci sono alcuni limitazioni. Procedura organizzative che restringono il il caso d'uso della firma elettronica avanzata che però, se rispettate contemporaneamente, garantiscono al documento a cui la firma è apposta. Il valore della forma scritta, quindi è a tutti gli effetti equivalenti della firma autografica. A titolo di esempio, ci sono molte implementazioni. Firma elettronica avanzata, quella che una volta la più diffusa è sicuramente la firma, quella chiamata Grafometrica. Si può? Si possono implementare firma elettronica avanzata attraverso l'uso di certificati non qualificati, uso del TP eccetera. Quindi anche in questo caso non ci sono delle regole tecniche precise da rispettare per realizzare una soluzione firma elettronica avanzata è il il produttore del del sistema di firma che si assume la responsabilità di rispettare queste con la sua soluzione. Queste lettere da AD che vediamo qua. Veniamo al tipo di firma più forte, la trimetronata qualificata, che ha un valore probatorio equivalente alla firmatografa in tutti i contatti d'uso, quindi la firmetrona qualificata senza ulteriore bisogno di caratteristiche particolari, normative, procedurali o tecniche, purché purché siano rispettati i requisiti diciamo di rilascio della firma. È del tutto equivalente alla firma autografa in tutti i contesti. Quindi, per esempio, per fare per tornare all'esempio che facevo prima, si può comprare una casa firmando il contratto di acquisto con firma qualificata. La definizione la troviamo sempre in eidas, capo, terzo sezione, quarta firme elettroniche. Gli articoli sono questi, dal 28 al 34 il CAD. Ha una sezione specifica per le firme elettroniche e il DPCM del Febbraio 2013 riporta poi anche anche nella diciamo dal punto di vista italiano, le regole tecniche specifiche precise su come devono essere precise, allineate al 2013, come devono essere rilasciati i certificati, come devono essere fatti certificati eccetera eccetera. Comunque sostanzialmente per quello che può interessare. Seminare questo livello. La firma elettronica qualificata è basata sull'impiego di certificati qualificati rilasciati da una certification autority riconosciuta a livello eidas. Quindi non non tutti possono rilasciare certificati qualificati per poter rilasciare l'azienda che li vuole rilasciare, deve sottoporsi insomma un iter di certificazione ed essere poi presente negli elenchi eidas delle appunto certification motority il certificato. Vabbè ora. Probabilmente è inutile diciamo approfondire dal punto di vista tecnico che cosa è un certificato dal punto di vista appunto del del suo contenuto, comunque naturalmente è un certificato insieme ai dati necessario per essere di firma. È è a sua volta firmato dal certificato, diciamo riconducibilealla.ca alla certificato del c motore. Quindi la firma è dal punto di vista della realizzazione. Una cifratura, insomma una crittografia basata su chiavi asimmetriche, quindi chiave pubbliche e chiave privata, nelle quali la chiave privata viene utilizzata per cifrare l'hash del documento che si vuole che si vuole firmare e poi in funzione del tipo di firmaquindi.ca des Pa des exades, quindi il formato P 7 M. OPDFOOCML nei nei casi più diffusi la firma, quindi la cifratura di questo, il risultato della della cifra di questo esci viene inserita o associata. Nel caso di firma dei touch o dal documento stesso. I certificati contengono altre possono contenere altre informazioni, per esempio l'organizzazione del firmatario, le eventuali restrizioni d'uso del certificato di firma e così via. Un certificato normalmente dura vale tre anni, quindi è questo questo questo requisito non è questa caratteristica, non risponde alcun requisito tecnico. È una prassi. Insomma di che si è consolidata parlare di certification Authority? Diciamo che nel tentativo di trovare un ragionevole compromesso fra. Diciamo comodità d'uso. Quindi un certificato che scadesse tutti i giorni dovrebbe essere rinnovato tutti i giorni, quindi molto scomodo da usare. Un certificato che non scade mai per esterre, nel limite opposto potrebbe potrebbe esporre il fianco a problemi di sicurezza. Bene, quindi qui siamo a un riepilogo degli effetti giuridici delle firme. La la cosa sostanziale da dire è che a una firma elettronica non possono essere negati gli effetti giuridici, ma se la firma elettronica è semplice deve essere valutata da un giudice in giudizio. Sostanzialmente, quindi il riepilogo riporta il il va i tre tipi di firme con condensate le caratteristiche di ciascuna dal punto di vista. Del valore probatorio. Un problema. Un tema che si pone spesso quando ci si quando ci si inizia a occupare di firme elettroniche. Ma visto che ho tre tipi di firme, quale firma devo usare? E allora la scelta del tipo di firma devo usare va fatta sostanzialmente attraverso una analisi del rischio del disconoscimento della firma. Del rischio, intesa come danno economico o di immagine al sanzionatorio che potrebbe essere prodotto se la firma venisse disconosciuta oppure ritenuta per esempio nulla se applicata male. Quindi firme semplici si usano tipicamente per per quella che si chiama come mette a presa visione, quindi? Diciamo un atto più formale che sostanziale che poi è seguito da un comportamento, diciamo concludente della successivo alla presa visione. Quindi in questo caso il il rischio disconoscimento è modesto. Normalmente anche il valore della diciamo della chiamiamola transazione che viene firmata è modesto, per cui si può ricorrere a firme semplici. Diciamo i casi in cui il rischio del danno è è molto piccolo. Di rischio rispetto rispetto al disconoscimento dell'eventuale firma. In tutti i casi in cui sia necessario invece avere 1 1 firma forte, quindi una firma sostanzialmente equivalente alla alla firma autografa, si utilizzano firme avanzate o firme qualificate di getto? Uno direbbe vabbè, uso sempre firme qualificate perché sono quelli più forti e il ragionamento non fa una piega, tranne che per usare firme qualificate è necessario possedere un certificato di firma. EE questo non è un caso che si trova così frequentemente fra, diciamo, i comuni cittadini. No, in ambito aziendale tutti gli amministratori di un'azienda sono obbligati avere una firma qualificata, ma se io in un'azienda assumo un dipendente non è detto che quel dipendente, anzi molto spesso quel dipendente non avrà non avrà in uso un certificato suo qualificato di firma per cui. Normalmente il compromesso che si usa, diciamo tipicamente nelle sue azioni, specialmente per esempio l'Ufficio che charlett le assunzioni eccetera, è la firma avanzata che da una parte obbliga ad avere qualche diciamo adempimento, obbliga qualche adempimento organizzativo AE poi è molto, è molto efficace, è molto semplice nell'uso e ha e ha l'efficacia desiderata. Da ultimo voglio rammentare che ci sono alcune criticità assolutamente da evitare nella gestione del documento informatico. Mi ricollego alla prima slide, quella del contesto. In particolare, diciamo, volendo semplificare moltissimo, bisogna assolutamente evitare di rispettare la normativa solo in alcune fasi. Per esempio. Lu, l'uso di firma elettronica sui documenti non formati correttamente oppure non gestiti e conservati nei modi dei temi previsti. Se io uso una firma qualificata la firma più forte che c'è diciamo. Ma poi il documento informatico non è formato correttamente, non ha la marca temporale per estendere la validità della certificato di firma oltre i tre anni, non è conservato correttamente. Beh, insomma, che la firma mi creerà forse più problemi che sicurezza in futuro. Bisogna assolutamente evitare di usare tipologie di firma elettronica non idonee nel contesto al quale vengono adottate, per esempio utilizzare firme semplici per stabilire contratti o insomma documenti importanza, transazioni importanti nel nei quali, nel nelle quali transazioni? Il disconoscimento potrebbe causare un danno elevato all'azienda. E una costume che è molto diffuso ma che dal mio punto di vista assolutamente da evitare è utilizzare la firma elettronica. Senza la data, cioè nel mondo reale di carta analogico, nessuno di noi firmerebbe un documento cartaceo che non ha la data, ma stranamente straordinariamente nel mondo digitale tutti firmiamo o firmano usa la firma elettronica, senza preoccuparsi del fatto che quella firma sia. Opponibile ai terzi anche in caso anche nell'aspetto di datazione e questa diciamo data utilizzo della marca temporale per avere la data certa è anche diciamo nel caso di attività qualificate ha una doppia valenza perché oltre al corretto posizionamento nel tempo del documento che si firma, la marca temporale è indispensabile anche per estendere la validità del certificato oltre al cellulare di scadenza. Quindi direi che ho finito e quindi rilascio la parola a Simone per la questo. Si grazie Alessandro, grazie 1000 per questo Deep dive normativo. Mi ricollego un po' alla tua ultima, alla tua ultima slide, non quelle che sono un po' le criticità da evitare. Abbiamo visto una normativa abbastanza articolata, diverse normative che si intersecano tra loro e si rafforzano diciamo a vicenda. Volevo concludere diciamo con un sondaggio dove un po' pongo la domanda a chi ha già intrapreso un processo di digitalizzazione, chiedendo appunto. Se in base a quanto descritto fino adesso il si valuta il proprio processo totalmente conforme o conforme solo su alcuni componenti, per esempio il processo di firma non conforme, oppure è così complesso che non, come dire, non sono in grado di poter dare una valutazione, perché spesso ci sentiamo dire anche riceviamo risposte di questo tipo quando affrontiamo un po' la tematica, quindi nel frattempo vi vi chiedo di rispondere. Ah, questo questo breve sondaggio. Volevo anche puntualizzare che abbiamo ricevuto diverse, diverse domande, tantissime domande, a fronte del fatto che, consapevoli del fatto più che altro che questa è una normativa, è una tematica molto articolata. A questo punto lasceremo un po' spazio, un po' alla fine per rispondere a qualche domanda, un po' quelle che sono, un po' più a fattor comune, però adesso vediamo un po' i risultati del del del sondaggio vediamo e poi lascerò la parola ad Angela che un po' farà vedere come ad IP si è organizzata. Ecco com'era come dire, com'era prevedibile, il 56. 7% di chi ha risposto al sondaggio non è in grado di dare una valutazione, perché effettivamente stiamo parlando di un argomento molto, molto complicato e spero che questo webinar abbia un po' portato la consapevolezza che digitalizzare è un processo dovuto che le aziende stanno abbracciando e che devono abbracciare. Ma appunto, come si diceva prima di non sottovalutarlo, perché dietro si possono nascondere di differenti insidie. A questo punto passo la parola ad Angela, che ringrazio, la quale un po' condividerà e mostrerà quello che ADP ha implementato. Per come dire, rispettare quella che è appunto la la normativa e supportare un po' i nostri clienti nel loro processo di. Grazie Angela, grazie. Ho iniziato a condividere, Dimmi se se vedete il mio il mio schermo. Entriamo in quello che è nel portale DP e le. Il mondo della digitalizzazione è affrontata fino in questo momento da Alessandro e naturalmente da Simone. Questo è il portale legato a quello che è il mondo della conservazione. È appunto descritta fino in questo momento la consultazione di documenti e naturalmente la firma elettronica. Attraverso il portale l'utente è in grado di visualizzare e gestire e consultare tutti quelli che sono i propri documenti, documenti personali e documenti aziendali. Quindi l'utente ha la possibilità di avere un documentale all'interno del quale caricare in maniera semplice. Il un qualunque documento che possa essere di proprio interesse o di interesse aziendale, con un semplice click va ad inserire quello che è il proprio proprio documento. Effetto demo che naturalmente un pochino OK. Può andare a visualizzare le proprie librerie all'interno del del portale nasce già il il 111 archivio precostruito per portare i nostri clienti a salvare e andare a gestire tutti quelli che sono i documenti creati dal nostro portale legato all'amministrazione del personale. In maniera tale che i documenti possono essere direttamente salvati EE Fascicolati all'interno delle librerie il l'utente può quindi andare a ricercare dei documenti che sono di di proprio interesse, può fare una ricerca per tipologia di di nome del file piuttosto che di contenuto nel all'interno del file. Quindi voglio cercare un file all'interno del quale. Viene gestito un dipendente bianchi, il sistema mi fa vedere se i file che presentano il nome bianchi e quindi sono sicura che all'interno di questo file il saranno presente delle informazioni relative a questo dipendente. Parte tutto quello che è il mondo della consultazione e conservazione. Forse quello che è il diciamo la novità che è presente all'interno del suo portale è quello che riguarda la firma. Oggi Alessandro Geri ci ha descritto molto bene quelle che sono le diverse tipologie di firma. Volevamo fare una piccola demo con con anche il supporto di Simone che mi aiuterà a creare un processo. Di firma di un documento non creato digitalmente. Ma come diceva Alessandro la prima Alessandro Geri, la prima tipologia di firma può essere apposta su quella che è un normale documento in formato PDF. Apploderò un documento lo vado a scegliere, prenderò un documento PDF. Firmo firmo solamente lettere d'aumento. Ah va bene, allora cercherò una lettera di aumento. Scaricato il documento, il sistema me ne darà la preview. Qua sul sul portale vado a descrivere il mio processo di firma. Vi darò un bellissimo aumento del 5% per Simone, Andrò ad indicare dove vado a firmare questo questo documento. Inserirò come tipo la firma di firma e lo salvo. Naturalmente questo campo può essere spostato a seconda di dove effettivamente mi aspetto che Simone vada ad inserire la firma. Andrò a dire quale tipologia di firma mi aspetto su questo processo potrei definire. Ho bisogno di una firma semplice oppure di una di una firma più complessa, ma in questo caso facciamo un livello di firma semplice sola e qual è il il l'utente firmatario all'interno del mio sistema? Potrebbe essere un dipendente solo? Un utente solo potrebbe essere un gruppo di utenti firmatari. Naturalmente abbinato a questo possiamo abbinare anche tutte le una serie di workflow autorizzativi diversi processi di firma. Andrò a identificare qual è la firma che mi interessa all'interno di questo, di questo formato e di questo di questo file. Naturalmente abbiamo scelto di fare 1 1 percorso molto semplice EE quindi di di mettere un solo processo di firma. Avvio il processo. E Simone dovrebbe ricevere quasi in tempo reale quella che è una richiesta di firma di questo documento, Simone, Dimmi quando ho la possibilità all'interno del portale di visualizzare tutti i miei processi di firma. Ok, io nel frattempo chiaramente non posso condividerlo a video perché dal mio cellulare ho ricevuto un'email dove appunto mi conferma che Angela ha condiviso con me un documento che devo firmare. Mi chiede appunto di verificare e firmare il documento dopo, dopodiché mi dice avvia la procedura di firma e riceverò in questo caso una mail ma potrebbe essere tranquillamente un SMS con un OTP con un codice. In questo caso ritorno di nuovo nella mia email ho ricevuto. A seconda della tipologia di firma che viene inserita, naturalmente il processo può cambiare, può essere inviata in multipli, può essere inviata via mail, può essere inviata via SMS e può cambiare quelle che sono le informazioni a possono cambiare quelle che sono le informazioni anagrafiche inserite all'interno del sistema, come raccontava e spiegava oggi Alessandro Geri. Infatti cambia a seconda della potenza della firma che dobbiamo che che viene richiesta su un determinato documento, possono cambiare quelle che sono le informazioni che devono andare ad inserire all'interno del sistema. Ti è arrivato il LOTP? Allora guardo un attimo, ho appena confermato. Okay. Eccolo qua, mi è arrivato l'o TP. Questo punto è un codice che andrò a inserire nel nella pagina di richiesta firma 469517. Ah OK, è già automatico dal cellulare. Perfetto, ottimo OK firmato bene. Andiamo a verificare ricaricando la pagina. In effetti il processo di firma risulta completato. Vado a visualizzare quello che è il documento, il sistema me ne dà l'anteprima da questo. Da questa anteprima posizionandomi posso vedere che Simone Giuliano ha applicato una firma elettronica semplice, ma potrò anche andare a downloadare il documento firmato. Me lo salvo qua e. Aprendolo potrò andare a vedere quella che è la marca inserita all'interno del sistema. Se voi andate ad inquadrare con il vostro cellulare quello che è il il il simbolo presentato qua all'interno del del del nuovo file firmato da da da Simone, potrete andare a vedere che è una firma elettronica valida. Io direi che. Si grazie grazie Angela. Prima di passare alla parte relativa alle domande giusto una nota, abbiamo condiviso diversi contenuti all'interno della del. Diciamo di questo Webinar, avrete la possibilità di scaricare degli asset tra cui le slide che abbiamo condiviso principalmente ovviamente per la parte normativa, ma troverete anche una brochure che racconta un po' quello che è la nostra, la nostra soluzione e la copertura della nostra soluzione anche in termini di di di processi e funzionalità. Allora noi siamo chiedo alla regia, siamo in. In tempo per rispondere a qualche domanda, Alessandro, io diciamo provo a far fare un po' un fattor Comune di quelle che sono le principali domande e condividere un po' con te quelle che sono tendenzialmente quelle relative un po' alla parte normativa, quindi partirei con con con la prima domanda. Come funziona la digitalizzazione delle firme? Tu ne hai parlato prima, te lo puoi anche risottolineare. Cioè il dipendente deve dotarsi di qualche certificato particolare o comunque all'interno del soluzione che noi abbiamo disegnato. Il dipendente tecnicamente potrebbe non avere nulla, come nel mio caso dove ho firmato un documento che diciamo mi ha richiesto semplicemente appunto l'inserimento di un codice. Vai Alessandro, a te la parola. Sì, appunto, nel caso che l'azienda decida di usare per far firmare i propri documenti con valore legale, quindi con firma forte equivalente alla firma autografa, utilizzando la firma elettronica avanzata, il dipendente non ha bisogno di dotarsi di alcun certificato. Quindi questo tipo di firma diciamo, è molto usata, appunto perché non richiede equipaggiamenti specifici lato dipendente. Ovviamente se poi il dipendente o il firmatario disponesse di un certificato, l'azienda può liberamente decidere di far firmare il dipendente col certificato che ha. Ma ripeto, la la soluzione più usata che risponde al fatto che i normalmente i dipendenti non han OO quelli che diventano i dipendenti non non sono dotati di un certificato qualificato di firma, è di usare una firma elettronica avanzata che non implica la non richiede la la il possesso di alcun dispositivo da parte del firmatario. E grazie grazie Alessandro. Parlando sempre un po' del dipendente mi mi ricollego ad un'altra domanda che abbiamo ricevuto quando in fase di assunzione utilizzo una firma del dipendente avanzata grafometrica o con OTP? Devo chiedere prima il documento per accettazione prima della firma oppure dovrei chiedere proprio il documento cartaceo? E allora sì, questa è, diciamo il come dire, il corto circuito logico presente nella nostra normativa, nella quale normativa c'è appunto la prescrizione di. Prima di poter usare la firma elettronica avanzata, il firmatario deve essere informato delle caratteristiche della soluzione e di tutto quello che insomma serve a livello informativo, gli serve al firmatario per capire che cosa sta facendo e questa informativa deve essere comprensiva poi di una libera, insomma di un'accettazione che il firmatario. Li lascia a chi propone la firma. Quindi la domanda è giusta, ma se se il firmatario non può usare la firma avanzata, perché ancora non ha firmato l'informativa come firma l'informativa su carta? E questo naturalmente richiede l'informativa su la firma dell'informa della dichiarazione dell'accettazione su Carta Eh, minerebbe alla radice un po' tutto il processo quindi. La cosa che viene fatta è utilizzare per la firma della accettazione dell'informativa alla firma elettronica semplice. Quindi non c'è, non si firma su carta il documento, ma si firma con firma elettronica semplice che come abbiamo visto, ha un valore probatorio valutabile in giudizio. Quindi no, non non diciamo di per sé. La firma semplice non non garantisce il valore probatorio. Ma il tipo, la la tecnica usata per raccogliere questa firma semplice è esattamente la stessa tecnica usata per poi raccogliere firma avanzata. E poi c'è il comportamento concludente del del firmatario. Quindi io raccolgo io azienda, raccolgo su con firma semplice il primo documento e poi continuo a far firmare i documenti successivi con firma avanzata. E quindi se il dipendente continua a firmare i documenti vuol dire che ha accettato, implicitamente ha accettato l'informativa che ha firmato comunque con firma semplice, diciamo. Insomma un corto circuito logico, appunto, che è presente che sta solo nella normativa italiana e se ne esce con questo metodo qua. Ok grazie grazie Alessandro U proseguo con un'altra domanda anche qui un po' come dire relativa alla tipologia di firma, no? Cioè nel caso in cui di cioè tu prima hai fatto un esempio di un documento di assunzione dove in realtà è. Il suggerimento è proprio quello di applicare una firma avanzata, dove comunque garantisce un po' e tutela anche il datore di lavoro. No in caso di dispute. Ma per quanto riguarda di altre tipologie di firme che l'azienda può richiedere, per esempio in fase di assunzione, in fase di processi di formazione all'interno del diciamo delle organizzazioni, quali tipi di firme conviene utilizzare? Cioè se. Il il processo poi prevede, che ne so, comunicazioni ufficiali con gli enti a fronte del fatto che un determinato numero dei dipendenti ha completato dei processi formativi, oppure nel caso in cui sono dei processi formativi fini alla sola organizzazione interna. Ecco, in questo caso è possibile anche in questo caso fare uno split di firma o comunque il suggerimento. Il Consiglio che poi noi possiamo dare è quello di applicarne una piuttosto che un'altra. Allora bisogna entrare più a fondo nel nel diciamo, nel nella richiesta, perché in generale le istanze dichiarazioni che si presentano alla pubblica amministrazione possono essere firmate con firma avanzata, tramite l'uso dei certificati di identificazione presenti nelle carte di identità elettroniche, nel passaporto elettronico, quindi. Se devo io cittadino voglio mandare un'istanza o una dichiarazione all'Agenzia delle entrate o all'INPS o insomma un ente pubblico posso firmare questa istanza con la mia carta d'identità nella quale Carta di tale elettronica nella quale c'è un certificato di identificazione, cioè un certificato qualificato che serve a identificarmi, non a firmare ma. Il DPCM del 2014, quello che è in vigore adesso, stabilisce che nei confronti della PA pubblica amministrazione questo certificato di identificazione possa essere usato come certificato di firma, rappresentando una firma avanzata. Quindi nel merito della domanda se l'azienda deve comunicare qualcosa a inps OA un ente diciamo pubblico può farlo o firmando con la. Insomma ce diciamo della. Il firmatario de de del di quello che è presentata la dichiarazione oppure per tranquillità e maggiore sicurezza dotare il firmatario lato azienda di un certificato qualificato di firma e firmare la dichiarazione con quello tutto tutti i rapporti invece che intercorrono fra l'azienda EII firmatari. Quindi se devo raccogliere le firme di presenza a un corso ma queste firme non fanno parte della dichiarazione che che. Invierò all'INPS per esempio, queste firme possono essere firme avanzate, quindi nei rapporti che intercorrono fra l'azienda di formazione e i discenti possono accogliere firme avanzate e poi firmare invece, con firma qualificato, la dichiarazione che inoltrerò all'INPS. Quindi bisogna capire bene. Quali sono i documenti da firmare? A chi sono rivolti e perché? Questo Guido, insomma, stabilisce il tipo di firma che si può usare o. K, grazie Alessandro, poi ci sono due domande che le metto insieme a questo punto pongo ad Angela, il dipendente deve entrare da PC o può anche entrare da dispositivi? Mobili. OKEA proposito della firma che io ho applicato, l'altra domanda è, mi chiedono se io abbia applicato una firma semplice? Forse ho applicato una firma semplice? OK, grazie. Chiedo scusa Eh, un secondo solo perché è vero. Nel caso diciamo dell'esempio che è stato fatto. Simone ha firmato una firma semplice. Ma perché ha firmato una firma semplice, perché? Angela quindi nell'esempio che abbiamo fatto non si è preoccupata, quindi l'azienda non si è preoccupata nell'esempio che abbiamo fatto di raccogliere il documento Identità di Simone, ma se l'azienda prima di far firmare questa con la con le stesse modalità che abbiamo visto, avesse raccolto il documento d'identità di Simone, avesse fatto firmare con firma semplice la dichiara informativa e l'accettazione e avesse fatto tutte le cose che organizzativamente servono quella firma? Avrebbe potuto essere firma avanzata, cioè tecnicamente la maniera di apporre la firma rimane la stessa, cambia il valore legale in funzione della dell'organizzazione, del processo di firma e della eventuale raccolta precedente dei documenti che servono. Esatto Alessandro, io non mi sono occupata di chiedere nessun documento AA Simone per la sua privacy, perché siamo colleghi e. E quindi? Sì. Sì, la risposta è. È correttissima? La risposta è correttissima, certo. Quello che diciamo non sarebbe cambiato a parità di informativa del documento. Entità del dipendente e il processo comunque sarebbe rimasto. Uguale. Con praticamente due passaggi, uno alla uno alla conferma della firma, e l'altro è la. Conferma dell'O TP. Corretto, corretto. Allora siamo abbastanza fuori tempo, però vorrei cogliere l'occasione per per. Porre l'ultima domanda per rispondere all'ultima domanda, la quale diciamo, magari posso anche rispondere io. Allora noi abbiamo parlato della generazione di questi documenti che possono venire o all'interno delle soluzioni evp o all'interno della della soluzione diciamo del documentale. All'interno del documentario stesso è prevista una sezione per la generazione di documenti. La domanda che abbiamo ricevuto è se è possibile ricevere documenti da fonti terze. Diciamo che nel nostro standard noi chiaramente prevediamo l'integrazione con quello che è il la soluzione DP per garantire un flusso unico. Non vedo particolari problemi a ricevere documenti esterni a fronte del fatto che chiaramente possono rispettare e rispettino i requisiti. Poi per quanto riguarda la parte di conservazione di questi documenti, generazione di conservazione dei documenti anche da sistemi esterni. Quindi qui Alessandro ti chiedo un'ultima conferma anche su questo punto, prima poi di lasciarci per i saluti finali. Sì, sì, certo, dipende. Diciamo ovviamente. Insomma, c'è un canale privilegiato con i documenti che vengono gestiti dalla procedura. DP, perché è stato fatto un'integrazione, appunto. Per facilitare questa questa comunicazione però, in linea di principio assolutamente si può prevedere e gestire anche, diciamo, l'apporto di sistemi esterni, l'apporto documentario, sistemi esterni. OK, perfetto. Io ringrazio i relatori di oggi per il contributo. Ringrazio, ringrazio soprattutto i partecipanti che come al solito eravate tantissimi, anzi siete ancora tantissimi. Vi ringrazio anche per quanto riguarda la parte relativa alle domande che come dimostra essere, come dire, una tematica molto interessante e allo stesso tempo una tematica, una tematica, una tematica complessa. Quindi io vi vi ringrazio nuovamente e vi auguro un buon proseguimento di giornata, ma prima di lasciarvi vi vorrei chiudere con quattro elementi che ci hanno portato alla realizzazione di questa soluzione, noi abbiamo realizzato questa soluzione in collaborazione con il taxi con, come dire, ponendo un po' l'obiettivo della semplificazione. Semplifi un po' anche con l'ambizione di semplificare quello che è un argomento molto molto complesso e lo abbiamo visto oggi le i quattro diciamo punti cardine che noi ci siamo, come dire, voluti portare a casa con con questa nuova soluzione sono quattro, quindi noi non abbiamo non poniamo alcun limite per quanto riguarda i workflow di firma e di conservazione. Quindi in realtà. Gli enti che adotteranno questa soluzione che adottano questa soluzione possono, come dire, configurare i workflow in base a quelle che sono le proprie esigenze particolari, quindi dall'azienda più semplice, anche all'azienda un po' più articolata che che che richiede magari diversi workflow autorizzativi per firmare un solo documento. Ovviamente abbiamo pensato all'intera popolazione, quindi non solo alla struttura HR, alla struttura amministrativa. Quindi questo documento, questo documentario è la possibilità di firma. Ovviamente è disponibile per tutta la popolazione, quindi gli utenti, in base al proprio livello di di di di ruolo, possono entrare e visualizzare i propri documenti o i documenti, diciamo un po' aziendali, in funzione di quello che è il ruolo. un'altro elemento particolare? Su quale noi abbiamo ragionato è la validità delle firme. Abbiamo visto che spesso e volentieri si tende in un qualche qual modo a far scadere quelli che sono i pacchetti di firme con cadenza annuale. Ecco, noi abbiamo voluto anche qui semplificare il più possibile, garantendo un po' le tre tipologie di firme, semplice, avanzata e qualificata. Ma non senza alcun vincolo relativa alla scadenza, in modo tale che i nostri clienti che adottino queste soluzioni, al netto del fatto di avere delle firme disponibili, debbano solo preoccuparsi di far firmare il documento e non della scadenza delle stesse. E ovviamente l'ultimo punto sottolineato più volte, anche qui abbiamo deciso di demandare un po' agli utenti che tipologia di firma applicare in funzione della forza. E si vuole dare al documento alla firma all'interno di un documento specifico. Quindi l'utente in totale autonomia sarà come dire, avrà la facoltà di poter applicare una firma semplice, una firma avanzata o una firma o una firma qualificata. Con questo io vi ringrazio, vi auguro di nuovo un buon una buona giornata e ci rivediamo al prossimo webinar. Pianificato con adp e Jeff forward. Grazie ancora a tutti e buona giornata. _1738753038081