Will you and for. Per will start. Business? You experience you get for Muse and Seven and Stream and honestly it's hard. Word partners. And girl. Make Sense situations, the other. Poi three security Expert Ground World. Point to New markets of light side, the Rights random moment, you got Life you benefit Town. And instructor training. World of Tanks? Io ho. Minuti. And best practices with thousand Professional so long side experts, if you how are Angels Port service, www.the progress of your request, the reason, and it was the change One way you find Sex and the other side, the ship that when you are service etc in object where ever you do business week end way to work with you. No? Buongiorno, Buongiorno a tutti e Benvenuti al webinar, come coniugare le esigenze dei dipendenti e crescita aziendale? Il webinar, che si che fa riferimento alla ricerca people work 2023 della P Research Institute. Io sono Federico padovani, marketing manager di APE, prima di entrare in dettaglio con con i dati della ricerca, vorrei soffermarmi se me lo permettete. Su alcuni numeri di AP che ci rendono veramente orgogliosi. Siamo 58.000 dipendenti chiamati associate nel mondo. Abbiamo da poco raggiunto il numero record di un milione di clienti nel mondo, serviamo 140 paesi nel mondo con i nostri servizi di payroll Global, però. E però al sourcing e un ultimo dato su cui mi voglio soffermare è che per 17 anni consecutivi siamo stati inseriti nella lista nella prestigiosa lista forcing delle World's most admired companies. Un'ultima slide su AP. Che fa riferimento a qualche ultimo riconoscimento del raggiunto nel 2023, linkedin e Linkedin Italia ci ha ci ha premiati con ci ha inseriti nella lista delle 25 aziende e del 25 top companies dove sviluppare la propria carriera in Italia e due settimane fa e la Global Parola Association ci ha insigniti con il premio di Global Payroll Supplier of the Year. Per l'anno 2023? Entriamo ora nel dettaglio di quella che è la ricerca people at work 2023 a Global workforce view. Come dicevo, è una ricerca che viene sviluppata e promossa da dalla B Research Institute, è una ricerca che viene effettuata ben dal 2007 su più di 30.000 dipendenti dipendenti Eh nel mondo ed è condotta in 17 paesi, tra cui l'Italia. Questi dati fanno riferimento al periodo tra il 28 ottobre, quindi sono stati raccolti questi dati tra il 28 ottobre e il 28 novembre 2022. Perché è utile poter poter ricevere e poter poter. Studiare questa questa nostra ricerca. Che questo studio fornisce preziose informazioni sulle sulle priorità della forza lavoro, su quelle che sono i desideri, sugli atteggiamenti e i bisogni dei dipendenti e in che modo, appunto, questo studio può agevolare l'attività del del di di chi sta seguendo anche questo webinar. Come dicevo, è possibile scoprire cosa davvero pensano i dipendenti e ricordo che la viene fatta sul dipendente. EE quindi personalizzare di conseguenze nelle politiche relative al alla Human Resources, alla al personale e in linea con ciò che si può apprendere con con con questa ricerca? Qui mi soffermo su un'informazione tecnica, è già possibile scaricare attraverso la piattaforma con cui vi siete collegati è possibile scaricare la ricerca completa, come vedrete, è una ricerca veramente ricca di dati. Noi con questo webinar, questo veloce webinar, abbiamo voluto soffermarci su 5 ma creare e presentarvi i dati raccolti sul sull'Italia, sui dipendenti italiani, Le 5 macro aree sono inflazione. Aspettative di compensation? Andremo poi ad analizzare il gender pay gap. Andremo a vedere le iniziative per il benessere, il benessere dello Stato mentale dei dipendenti, poi andiamo a vedere insieme la settimana lavorativa di quattro giorni. A che punto siamo e per per ultimo andremo ad analizzare quali sono, qual è la percezione del lavoratore rispetto al mondo del lavoro, al futuro, al suo futuro nel mondo del lavoro. Iniziamo quindi con. Con la la l'aspettativa di salario verso l'inflazione, come sapete, l'elevata inflazione ha spinto ha spinto molto verso l'alto le aspettative di aumento salariale, quindi andiamo a vedere che dati abbiamo raccolto con la ricerca più 2020. Quasi la metà degli italiani, il 44% prevede un aumento salariale nei prossimi 12 mesi, un aumento che si prevede circa del 6% e in contrasto con il 6,3% di aumento registrato in Europa. È un è il. I lavoratori europei prevedono il 69% dei lavoratori europei, prevedono aumento salariale nei prossimi 12 mesi, quindi c'è una grossa discrepanza tra il lavoratore italiano e quello europeo. Ancora quasi la metà degli italiani dei lavoratori italiani ha ricevuto un aumento negli ultimi 12 mesi. Un aumento del 5,5% in confronto al 62% dei lavoratori euro. Un numero simile, quindi un 46%, considera di non ricevere ancora uno stipendio coerente con la sua mansione e con il suo impegno. Invece il 38% accetterebbe un pagamento una tantum per sostenere il costo della vita invece che un aumento di stipendi. Quest'anno la pressione dei lavoratori per gli aumenti salari è alta e quindi quest'ultimo dato interessante da da. Da rilevare perché ci riporta che alcuni lavoratori accetterebbero alternative, gli aumenti salariali. Questo potrebbe invitare le aziende ad adottare un approccio innovativo alla ricerca di nuove e forse anche più convenienti. Modi di premiare i personale in difficoltà. Questo è un webinar interattivo e nel proseguo di di questa sessione vi chiederò di partecipare attivamente a tre salvi e iniziamo con la prima. La domanda è, sono stati implementati i processi e strumenti per identificare e correggere le discriminazioni salariali all'interno della vostra azienda? Vi lascio qualche secondo per risponde. Attendo ancora una decina di secondi e poi andiamo a vedere insieme i risultati. Bene il 60% dei partecipanti ha risposto, Quindi andiamo a vedere insieme che cosa abbiamo ottenuto. Quindi la maggior parte dei rispondenti ha selezionato non ancora, ma sono in progetto. Quindi alla domanda, sono stati implementati i processi e strumenti per identificare e correggere le discriminazioni salariali? Non ancora, ma sono in progetto sicuramente una risposta positiva che va a sommarsi con un 27% che invece ha risposto si conferma. Abbiamo ancora un 30% di risposte e che afferma di non avere di non avere implementato in questo momento processi e strumenti per identificare le discriminazioni salariali. Ma andiamo a vedere cosa abbiamo raccolto e noi, con rispetto ai dipendenti, con con la ricerca di people at work. E il divario retributivo? Possiamo vedere che è ancora una realtà, esiste e esiste, lo sappiamo anche sulla stampa, è un dibattito molto acceso ed è giusto che sia così. Andiamo a vedere i risultati ottenuti. Il 50% degli uomini afferma di avere ricevuto un aumento salariale negli ultimi 12 mesi, solo il 36% di donne ha confermato di aver ricevuto un aumento. Eh? Per quanto riguarda invece la percentuale di aumento, andiamo a vedere gli uomini afferma di aver ricevuto un 5,8% di aumento contro un 5,2%. Per quanto riguarda le donne. Un ultimo dato e abbiamo. Un 62% degli uomini che si aspetta 1.000.001 miglioramento un miglioramento del proprio stipendio rispetto a un 48% delle donne. Quindi è interessante notare. EE fa riflettere come questo dato possa essere ehm, condizionato dalla cultura generale, ma anche probabilmente da da aspettative al ribasso per la gente. Per quanto riguarda il genere femminile, che nascono da esperienze personali, ma direi anche e forse soprattutto colletti. Andando al terzo tema, andiamo a analizzare a questo punto, come abbiamo visto in precedenza, il il benessere del dipendente dal punto di vista della propria salute mentale o del proprio benessere. Quasi 2/3. Il 63% dei dipendenti afferma che lo stress, che influisce negativamente sul sul, sulla qualità del proprio lavoro. Abbiamo voluto qui riportare il dato rispetto all'anno scorso e come potete, come potete apprezzare, abbiamo un divario di ben 10% rispetto all'anno precedente, quindi il 10% in più dei lavoratori dei dipendenti a cui abbiamo sottoposto il questionario ha affermato di di come lo stress. Influenzi sul appunto la qualità del proprio. Circa un quarto non si sente supportato dal proprio manager quando si tratta di Stato mentale. Sul sul luogo del lavoro. Infine, un dato interessante, il 38% dichiara che il proprio datore di lavoro non ha ancora uno. Sta facendo nulla per sostenere e promuovere una salute mentale positiva sul luogo del. E qui arriviamo a un'altro momento di interazione e riporto, vi riporto alla domanda, quando iniziative per il benessere, per il benessere mentale sono presenti in azienda? In questo momento, come sempre, vi lascio qualche secondo per rispondere, per poi andare a vedere e andare a vedere le differenze, sempre che vi siano tra la nostra realtà del del nostro piccolo campione di oggi è è quello che è. Le risposte ottenute sul sull'Italia. Rispetto al tema del benessere mentale. Vi ricordo che questa questa domanda a questa domanda può essere data, può, possiamo dare una risposta multipla? Ovviamente questi sono solo alcuni esempi che abbiamo voluto. Abbiamo voluto riportare, ma per quanto riguarda questo tema? C'è veramente, ci sono tante, tante possibilità. Lo One to One periodico si intende con con il proprio manager. Lascio ancora qualche secondo, abbiamo quasi un 50% dei partecipanti che ha risposto. E vi ringrazio. Bene, abbiamo superato ampiamente il 50% e quindi direi che possiamo andare a vedere insieme i risultati ottenuti. Quindi, alla domanda, quale iniziative per il benessere e per essere mentale sono stati presentati in azienda? Abbiamo un bene, un 65% di One to One periodico col proprio manager. Un 53% che dichiara che in azienda è stato implementato il diritto alla disconnessione e poi ascendere. Abbiamo i giorni di riposo per il benessere personale, un 12% con pause per la gestione dello stress con ad esempio Zen room o lezioni di meditazione, fino ad arrivare a un concetto che stiamo imparando a conoscere anche attraverso la stampa. In quest'ultimo periodo, quello del no meeting Day, sappiamo benissimo che le nostre agende settimanali da direi dal Covid in poi, le nostre agende. Letteralmente impazzire, con meeting che si sovrastano, meeting schedulati di mezz'ora in mezz'ora. Quindi questo è sicuramente un tema che probabilmente in questo momento ha raggiunto una la percentuale più bassa, ma sono sicuro che prenderà piede nei prossimi mesi. Ma andiamo a vedere cosa abbiamo ottenuto con la service sui dipendenti. Ecco, direi che in linea con con quanto ho visto, è è vero che un 37% dei lavoratori ci comunica che il proprio datore di lavoro non sta facendo nulla per aiutare e promuovere la salute mentale positiva sul lavoro, però è altresì vero che i datori, i datori di lavoro continuano a innovare e quando si tratta di iniziative a sostegno della salute mentale positiva. Spicca infatti in testa alla classifica italiana un'esigenza di comunicazione con il proprio manager e questo l'abbiamo registrato. Anche con la nostra piccola salva interno, ma se guardiamo ai diversi risultati sicuramente fa da padrone il tempo. La gestione del tempo in tutte le sue sfaccettature, con diritto alla disconnessione, i giorni di riposo, Eee interessanti giorni senza meeting, come abbiamo visto. Fino al concetto della settimana corta EE. Ed è proprio sul concetto della settimana corta che lo studio dedica particolare attenzione e lo facciamo anche noi, oggi e qui arriviamo al terzo e ultimo ve lo prometto. E alla terza e ultima survey da da sottoporvi. Quindi settimana lavorativa corta, abbiamo scelto un po una domanda così un po provocante, in realtà o illusione? Vi lascio come sempre 01:01 due minuti per rispondere, per poi vedere insieme i risultati ottenuti. Bene, abbiamo già ottenuto un 60% di di risposte EE quindi direi che lascio veramente ancora pochi secondi. Ok. Quindi alla domanda settimana lavorativa corta, in realtà illusione. Eh? Bene, il 52% di voi dichiara che non è implementabile nel concreto, rimane una quindi un concetto però difficilmente se non impossibile da implementare. Poi abbiamo 1 37 %37,5% che risponde è possibile, ma non nell'immediato, bisogna organizzarsi eventualmente. Poi andiamo a 8,3 che in questo momento non ha un'opinione, bene. È fanalino di coda, la risposta positiva alla settimana corta, ovvero è già stata implementata in azienda e con un 2,2% dei dei rispondenti. Anche in questo caso andiamo a vedere che cosa abbiamo raccolto. E rispetto a questo concetto. Quindi sì, possiamo dire che la settimana lavorativa potrebbe corta, potrebbe comunque diventare una realtà e non abbiamo. Non ci siamo soffermati comunque al concetto di settimana corta, ma anche a quello di flessibilità. E il 40? La flessibilità degli orari e la flessibilità della serie di lavoro sono la norma per, rispettivamente il 47%. Dei lavoratori che hanno risposto dei dipendenti che hanno risposto alla. Sarri, quindi il 47% dice dichiara di avere flessibilità di godere di flessibilità negli orari e il 41% addirittura. Flessibilità della sede di lavoro. Per quanto riguarda invece la settimana corta in sè e qui abbiamo registrato un 6%, cioè un 6%, dichiara che il datore di lavoro offre una settimana lavorativa di quattro giorni, quindi sicuramente un dato. Parzialmente però più più alto rispetto al 2% registrato nella nostra samet. Eppure quasi 1/5, il 19%, quindi quasi il 20% dei dipendenti. Ehm, crede che una settimana di quattro giorni possa essere la normalità possa diventare la normalità entro nei prossimi 5 anni? Quindi l'evoluzione de delle modalità di lavoro flessibile e innovative aiuta a mantenere, potrebbe aiutare a mantenere il personale ingaggiato e soddisfatto, pur pur mantenendo la lealtà e la motivazione sul lavoro. Recenti eventi globali hanno dimostrato che la settimana lavorativa di quattro giorni non sembra più solo un tema sperimentale. Anzi, la settimana lavorativa corta di quattro giorni può essere considerata un'alternativa all'aumento salariale. Questo lo potete trovare nella ricerca completa e fa ed è coerente e questa affermazione con quello che con quello che abbiamo visto nella prima parte della della ricerca. Andiamo, andiamo ora alla all'ultima all'ultimo macrotema. Ehm, ovvero quello legato alla soddisfazione all'ottimismo, cioè alla domanda, alle domande che vengono fatte per capire qual è l'idea, qual è il livello di ottimismo rispetto al tema lavoro del dipendente italiano? L'ottanta per 100 dei lavoratori in Italia si dice soddisfatto del proprio lavoro e il 71% è ottimista su come sarà il mondo del lavoro. Per quanto a livello personale, nei prossimi 5 anni, però, il 62%, il 61 61%. È soddisfatto di ciò che le aziende stanno facendo per garantire un posto di lavoro sicuro? Possiamo ritenerli positivi. Questi dati è difficile dirlo, sicuramente il primo l'ottanta per 100 è un ottimo risultato, il risultato che va va preservato ovviamente, Eh, ma andiamo al. Alla seconda parte delle dei dati che abbiamo voluto evidenziare, quindi, nonostante questi dati, il 34% e non si sente comunque sicuro del del del lavoro EE non parliamo di sicurezza di sicurezza sul lavoro, ma di poter di poter. Dire sono sicuro che questo lavoro, Eh? Sto lavorando per questa azienda e rimarrò e potrò, sono sicuro di poter continuare con con questa esperienza senza problemi. Solo il 34% dichiara di essere appunto sicuro da questo punto di vista. Nel frattempo il 60% crede che nessuna professione può sfuggire o sfuggire agli effetti dell'incertezza economica. E qui EE sottolineo, o personalmente vorrei dire che non parliamo solo di incertezza dal punto di vista economico, ma sicuramente andiamo a andiamo AA pensare anche a tutta tutta la il macro tema, ad esempio dell'intelligenza artificiale di cui ancora ora ancora adesso. Non abbiamo assolutamente idea dell'impatto che possa avere sia positivo e negativo su sul mondo del lavoro. E anche per quanto riguarda non solo l'intelligenza artificiale, ma l'automazione dei lavori. Quindi parliamo più di robotica da questo punto di vista. Eh? Quindi questi sono II dati, i dati che abbiamo voluto sottolineare e riportarvi in questo veloce veloce webinar per presentarvi people network per la ricerca di della DP Research Institute. Qui ho voluto riportare in sintetico quelle che sono le conclusioni. Per ogni macro area e andiamo a rivederle insieme. Quindi, per quanto riguarda l'inflazione, l'elevata inflazione ha spinto verso l'alto le aspettative di aumento salariale, il divario retributivo di genere continua a essere una realtà. Che abbiamo visto ancora, ehm. Influenza ancora e il l'ESP? Niente lavorativa per il genere femminile, le iniziative per il benessere dei dipendenti sono sotto i riflettori e abbiamo visto come le aziende in questo momento si stanno muovendo, ma abbiamo anche ragionato sul fatto che il la salute mentale da adito e datore di lavoro ha tante soluzioni anche per rispondere non solo alle esigenze dei lavoratori, ma le esigenze della dell'azienda stessa. Abbiamo poi visto la settimana lavorativa, abbiamo visto insieme che la settimana lavorativa corta di quattro giorni abbiamo visto che è sicuramente un concetto che è stato un concetto sperimentale nel negli ultimi anni è diventato realtà per alcune e per alcune aziende, ma abbiamo visto insieme che è una realtà. Difficilmente, forse in questo momento applicabile e poi abbiamo ci siamo soffermati sulla soddisfazione, il livello di soddisfazione e ottimismo del lavoro, quindi abbiamo visto che abbiamo ancora un 80% ancora. Abbiamo, insomma abbiamo un 80% dei lavoratori che si dichiara soddisfatto del proprio lavoro e del proprio della propria sfera lavorativa e come abbiamo visto, però, è un dato che deve essere eh, deve essere, deve essere riguardato, deve essere salvato. Ci sono sicuramente minacce rispetto a al mondo del lavoro è però sono minacce che possono anche essere trasformate in opportunità come per quanto riguarda il tema della dell'intelligenza artificiale, ad esempio. In conclusione, le dinamiche sul posto di lavoro stanno iniziando a consolidarsi. Dopo tre anni di interruzioni causate dalla pandemia e anche, direi l'elenco di ciò che vogliamo e di vogliono i lavoratori e rimane in gran parte coerente con retribuzione, flessibilità, un posto di lavoro con una cultura positiva e inclusiva. L'inclusività è un tema che viene affrontato nella ricerca e vi e vi è, quindi vi suggerisco di scaricarla. EE anche buone prospettive di carriera. Tuttavia, l'interazione tra tutti questi diversi fattori è in continuo mutamento. I datori di lavoro non non dovrebbero sottovalutare il dare ai propri dipendenti maggiore controllo e supporto per soddisfare il potenziale, aumentando la motivazione e la dedizione al lavoro. La missione e della P Research Institute è quindi quella di generare. Dati. Sul mondo del lavoro. E consentire a. Ma a chi, a chi, a chi legge la la ricerca, a chi usufruisce della ricerca di comprendere meglio le dinamiche e le sfide nell'affrontare e supportare le esigenze dei propri lavoratori, raggiungendo nel contempo, come abbiamo visto dal titolo, gli obiettivi aziendali. Come vi ho già, come vi ho già detto all'inizio di questo webinar, potete scaricare la ricerca completa overview quindi a livello globale del della ricerca più work attraverso già la piattaforma, questa piattaforma e come potete vedere, potete scaricare sia la ricerca che anche la presentazione di oggi, sulla quale ho parlato e vi invito anche a eventualmente se. Trovate nella ricerca un tema particolare sul quale voler qualche dato in più, vi chiedo di far rifare riferimento al vostro account, al vostro commerciale AP. E se ancora non avete un nome, se ancora non avete un vostro riferimento, vi suggerisco di andare sul nostro sito e fare subito richiesta per entrare in contatto con con la nostra realtà. Io vi ringrazio, abbiamo finito un po in anticipo e riceverete EE tutti gli iscritti riceveranno una mail dalla quale poter rivedere e rivedere il il webinar. Vi ringrazio per l'attenzione e auguro a tutti. Una buona giornata grazie a tutti e grazie Davide PE grazie da Federico padovani, arrivederci. _1738752558596
    

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  2. Gender Pay-gap
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  4. Settimana lavorativa di 4 giorni. A che punto siamo?
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